Esposto di Asso-consum sul caso Morgan Stanley
29 aprile 2016
L’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei conti del Lazio in merito alla faccenda che vede protagonisti il Mef e la banca d’affari Morgan Stanley.
Alcuni dirigenti del Ministero dell’Economia, i cui nomi sono tenuti all’oscuro, nel 2012 firmarono cinque contratti derivati con la banca in un accordo quadro del 1994. Le procedure adottate e le motivazioni sottese sembrano aver favorito indebitamente la banca.
Il danno erariale sembrerebbe ammontare a 3,8 miliardi di euro. Dunque l’associazione chiede venga messa in luce la relazione che la Commissione Finanze della Camera avrebbe dovuto fare e che si accerti:
- se i dirigenti firmatari dei contratti abbiano seguito tutti i processi necessari ossia se abbiano fatto verifiche tecniche, amministrative etc;
- se la Morgan Stanley abbia fornito ai ministri e funzionari tutte le informazioni utili alla valutazione della decisione più consona da prendere;
- se il Mef abbia, firmando gli atti, verificato tutte le ipotesi;
- se e che tipo di procedure di verifica e controllo interne abbia avviato il Ministro competente.
“Centinai di enti locali” aggiunge il presidente Aldo Perrotta “sono stati accusati di incapacità a comprendere cosa fossero i derivati. La verità è che la Morgan Stanley ne ha letteralmente nascosto la reale pericolosità a tutti. Perciò abbiamo deciso di denunciare la Morgan Stanley alla Procura della Repubblica di Roma per i derivati Ministeriali”.
Ufficio Stampa
Asso-consum